RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

616 I BISOGNI DELLA VITA L’ artista che, con una sola occhiata, vede in quel grandioso panorama lo stupendo contrasto del cielo, della terra e dell’acqua, i mille effetti di luce e d’ombra su quel piano ondulante, e alter­ narsi nello spazio aereo i molteplici aspetti delle nubi ; il natu­ ralista sopratutto, che conosce i prodigiosi fenomeni che presenta il mare, la popolazione strana che lo abita, e la parte importante che esso ha sulla faccia della terra, non diventano al certo tristi in faccia all’oceano, che viene a frangere la sua schiuma ai loro piedi, e che termina lontano nell’ indefinibile linea orizzontale tesa come un filo fra l’aria e il cielo. Al contrario, entusiasti della sua vista, de’ suoi movimenti e de’ suoi lamenti, lo contemplano ad ogni ora del giorno, ad ogni stagione dell’anno, ne studiano con passione le piante e le bestie, l’amano nella sua collera e ne’ suoi ciechi furori! Le spiagge francesi. — Quando la costa è appena un po’ pitto­ resca, anche se è contornata da alte scogliere o da spaventevoli rocce, subacque, la melanconia che inspira il mare è meno penosa. Ma la configurazione delle nostre incantevoli spiagge, è così variata, secondo questo o quel punto del litorale, che ognuno può seguire i suoi gusti e scegliervi il luogo che gli conviene, 1’ ambiente più in armonia colla sua sensibilità, colle sue dispo­ sizioni fisiche e morali. I bagnanti coraggiosi, felici d’essere al mare e di poter tuf­ f a t i s i , andranno ad accamparsi sulle vaste e sabbiose spiagge del Passo di Calais, di Calvados, della Loira Inferióre o della Gironda, al piede delle dune della Somma o sui lembi delle resi­ nose foreste d’Arcachon. Gli artisti ed i curiosi della natura, malgrado l’ alto orlo di pietre su cui vengono a spezzarsi le onde, preferiranno le spiagge della Normandia colle bianche scogliere cretacee bizzarramente ritagliate e lavorate dal mare: Saint-Valery, Fécamp, Etretat,

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