RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia
622 I BISOGNI DELLA VITA Nessuna costa di mare, nemmeno le dune dell’Atlantico e i delta del Mediterraneo, mancano di attrattiva poetica. Del resto, il turista dotato di spirito d’osservazione sa sco prire ad ogni passo qualche soggetto di distrazione e di studio. Soltanto l’ignorante trova il tempo di annojarsi in viaggio. La pesca in riva al mare. — Un bellissimo divertimento, che permette di passar gradevolmente molte ore della giornata, tanto prima che dopo il bagno, è quello della pesca. Quando gli amatori parlano di pesca sopra una spiaggia qua lunque, non bisogna credere che si tratti sempre d’ una avven turosa spedizione sopra un battello munito di tutti gli attrezzi. Spesso non è che una piacevole ricognizione sulle rocce che emergono, o nelle pozze d’ acqua che il mare lascia sulla sabbia a bassa marea. Nella maggior parte delle stazioni del littorale, i bagnanti si dedicano specialmente e con una vera frenesia alla pesca dei granchietti. Non occorre dire che essi cercano quelli di specie più rara, ma non trovano in quantità che i granchiolini grigi, eccellenti per altro quando vengono mangiati freschi. In certe località, specialmente a Chausey e nelle insenature ciottolose di Finisterre, ciascuno può divertirsi, senza molta fatica, a catturare le locuste e gli astaclii, ma più spesso bisogna con tentarsi di prendere qualche grosso granchio, cosa che, dopo tutto, non è da sdegnarsi. Vi sono certe spiagge sulle costiere della Manica, dove molti si dilettano a pescare nella sabbia, mediante una zappa, i pescio lini minuti, che si celano prestamente nella ghiaja man mano che le acque si ritirano dalla costa. All’epoca delle grandi maree, si può, con certezza di successo, dar la caccia alle anguille sorprese a centinaia nei fondi sassosi eccezionalmente emersi.
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