RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

630 I BISOGNI DELLA VITA nelle Gevenne e nei Vosgi, vi sono moltissimi siti di una grandiosità e d’una grazia che forma l’ammirazione di tutte le persone che visitano quelle bellissime regioni. Quando si vuol davvero conoscere la montagna, sentire la poesia e godere le pure sensazioni che fa provare, non bisogna limitare l’esplorazione alle sue falde. Già da qualche tempo, ad ogni stagione estiva, i club alpini e le altre società di turisti organizzano a questo intento escur­ sioni variate ed istruttive. Seguendo quei programmi si ha, fra altri vantaggi, quello di una notevole economia ; ma se si ha di mira il divertimento e lo studio, è preferibile di gran lunga farle soltanto in compagnia d’uno o due amici. Le stesse guide generalmente hanno troppa fretta di arrivare, e se sono utili sono anche spesso incomode. Nel caso che si debba valicare un ghiacciajo o inoltrarsi in un sentiero pericoloso, o ascendere un’ alta cima, difficilmente si può far senza di una guida. Ma in tutti gli altri casi non è troppo difficile cavarsela da sè stessi, purché muniti di robuste calzature e provveduti alla partenza di buone carte topografiche e di un solido alpenstock o bastone ferrato. Monti francesi. — Alpi. — Benché la tradizione e le facilità del viaggio, siano per molti d’un buon peso nell’attrattiva ecce­ zionale che le Alpi esercitano sui turisti di tutta Europa, bisogna convenire che una voga così duratura è pienamente giustificata dalle meraviglie innumerevoli racchiuse in queste montagne, dalla bellezza straordinaria e dalla maestosa grandiosità dei loro paesaggi. Inoltre, per la loro stessa situazione e per lo spazio enorme che occupano sul continente, si capisce benissimo come le Alpi siano diventate il luogo di convegno di tutti gli escursionisti dei paesi vicini. I tedeschi ed i francesi però ci vanno ancora in piccolo numero, comparativamente agli inglesi, i quali sembrano aver conquistata la Svizzera fino dai tempi più antichi.

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=