RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

634 I BISOGNI DELLA VITA e bassi che le uniscono si valicano più facilmente delle gole dei pirenei. Nulla poi è più svariato della bizzarra linea formata dalle sommità dei monti, del declivio dei versanti, del modo di denu­ dazione insomma dei fianchi alpini. Le cime coniche sono rela­ tivamente molto rare, si .mostrano invece molto più di frequente i ripidi pendìi, gli stretti altipiani e le acute a guglie. Le valli incassate e profonde, al tempo della fusione delle nevi, sono spesso devastate dai torrenti, e nell’ inverno sono esposte alla caduta delle valanghe, ed agli scivolamenti degli strati del suolo. In molti distretti delle Alpi francesi gli sposta­ menti dei terreni mobili, in questi ultimi tempi, si sóno fatti tanto frequenti e si sono talmente estesi, che quasi da per tutto oggi appare la roccia viva, e si sono resi così per sempre sterili alcuni versanti che forse si sarebbero potuti facilmente preser­ vare rimboscando a tempo la montagna. Pirenei. — Da Port-Vendres a San Giovanni di Luz, punti estremi della catena, i Pirenei misurano una lunghezza di qua­ ranta miriametri su circa dodici di larghezza verso la loro parte centrale. Tale catena s’ inalza come una barriera formidabile, come una grossa muraglia merlata sulla soglia della Spagna, isolandola dal resto d’Europa più che se vi fosse di mezzo un oceano. Infatti l’Algeria, malgrado il Mediterraneo, è meno divisa da noi che Madrid o Lisbona. La catena dei Pirenei è tutta irta di picchi e di cime molto elevate, riunite fra di loro da passi strettissimi e quasi tutti poco accessibili. Le montagne calcaree offrono per solito questa di­ sposizione. Da Perpignano a Bajona si contano circa una sessan­ tina di questi passi, che nel paese vengono chiamati porti o passaggi ; ma quelli praticabili dalle carrozze sono soltanto sette od otto ; pochi altri lo sono dai muli. Dalla catena principale dei Pirenei, i cui versanti meridionali

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