RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

L’ARTE DI ESSER FELICI 637 il Pariou col suo doppio cratere, il Nid de la Potile e il Sarcouy; le lave della Nugère che forniscono la pietra di Yolvic, la gola aperta dei due crateri di Lassolas e della Vache. Dal Mont-Dore è bello fare l’ascensione del picco Sancy, il più alto della Francia centrale, e poi discendere nella regione dei laghi, il più bizzarro dei quali è il Pavin, che riempie colle sue acque profonde il largo imbuto d’un vulcano. Nei monti. — La catena ilei piccln in Alvcruia. Per formarsi un concetto più esatto delle montagne dell’Al- vernia, questa prima escursione non è ancora sufficiente, e il tu­ rista, se vuole arrampicarsi sul Plomb, sul Puy-de-Griou, sull’Uomo di pietra e sul Puy-Mary, sarà bene che prenda stanza nel centro del Cantal a Yic-sur-Cère, o a Lioran. In questa amena contrada tutto è degno d’esser veduto, persino i luoghi desolati che s’in­ contrano andando al mezzogiorno nelle Cevenne, persino gli aridi altipiani delle Causses, divisi verticalmente da solcature, dall’alto delle quali si odono muggire in fondo le acque dei torrenti, a quattro o cinquecento metri. Vosgi. — I Yosgi sono le montagne francesi più belle da percorrere, forse le più ricche, e presentano altri terreni ed altri paesaggi. Alle rocce primitive, alle pietre rosse che li costitui­ scono essi devono un aspetto particolare, diverso da quello delle altre catene; i loro fianchi panciuti, le loro cime ottuse, hanno

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