RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia
6 3 8 I B I S O G N I D E L L A V I T A suggerito il nome di palloni col quale vengono indicate le vette più elevate. Durante la bella stagione, numerosi turisti vengono da tutte le parti a inerpicarsi, del resto senza fatica, sul pallone di Guebwiller, sull’ Honeck ,e sul pallone d’Alsazia, ovvero a fer marsi qualche giorno nell’incantevole Gérardmer, centro princi pale delle escursioni nella montagna. Quantunque i due versanti dei Yosgi non siano egualmente franati dalle piogge, e differiscano molto fra di essi, pure si presentano quasi da per tutto sotto un p :acevole aspetto. Dalla parte francese, sui dolci pendii che si svolgono alla loro base, si trova ancora la vite, poi succedono i folti boschi di ca stagni, che a loro volta più in alto cedono il posto agli abeti ed ai faggi; Analmente sulle vette, quasi tutte fertili, verdeggiano i pascoli o maturano le messi rigogliose. Qua e là un ruscello si frange in una cascata, in fondo un lago riflette nelle sue limpide acque i boschi che lo circondano e sul davanti della scena una rupe dai fianchi ripidi, coronata da una ruina feudale, aggiunge una nota pittoresca, completando e rendendo poetico il quadro di questa natura feconda. Flora alpina. — Gran numero di turisti che percorrono le montagne, non si accontentano d’ammirare le piante che fiori scono alle varie altezze, e che sono tanto diverse da quelle delle valli e delle pianure. I botanici appassionati cercano e raccolgono tali piante, le studiano, ne compongono amorosamente una col lezione, eccitati come tutti gli spiriti delicati dalla scoperta e dal possesso di ciò che è bello e raro. Nell’estate, su tutte le nostre montagne è facile raccogliere i fiori più notevoli della zona alpina. Dopo i mille metri d’altezza, le genziane, gli anemoni delle Alpi, le campanule, i ranuncoli, gli aconiti, speciali a queste alti regioni, si trovano, per così dire, ad ogni passo nelle folte erbe dei pascoli.
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