RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia
L’ARTE DI ESSER FELICI 639 Sulle rocce abbondano le silene, le sassifraghe, le sedum dagli svariati colori; nei freschi boschi, le dentarie, le driadi, le actee, le orchidee, e fra i muschi, sotto gli abeti, i bizzarri licopodii. Tutte queste piante, e molte altre, abbondano sugli alti burroni e sugli alti tappeti dell’Àlvernia e dei Yosgi; ma il bello è di raggiungere nei Pirenei e nelle Alpi la zona dei rododendri per scoprire, sul limite stesso delle nevi, le delicate soldanelle, le piccole swerties, e sopratutto la stupenda stella dei ghiacciai, tutta coperta di lana bianca, il poetico edelweiss, che i turisti svizzeri vanno orgogliosi di portare: i giovanotti sul cappello, le fanciulle sul corsetto. STAZIONI TERMALI E CITTÀ DI GIUOCO. La vita negli stabilimenti. — La cura termale. — Non è solo sulle montagne e al mare che, in famiglie e tribù, va oggi la brava gente a passare le vacanze. Le stazioni termali rinomate attirano molta gente, i veri am malati trascinano gli amici in compagnia, questi a lor volta ti rano seco la folla dei disoccupati, i quali non sanno nè dove nè come spendere le lunghe ore d’ozio. Ora non si va più a chiedere alle acque soltanto la guari gione d’ un’ infermità fisica. Bisogna che in esse si trovi anche il rimedio a quelle penose malattie morali generate, come molte altre, dalla dura condizione della vita all’epoca nostra, dallo sco raggiamento, dalla noja, dal disgusto, dallo snervamento, dall’i pocondria. E vai meglio, insomma, anche dal punto di vista del successo, andare alle acque nel solo scopo di trovarvi una distrazione, che a combattervi una bronchite ostinata, una serpigine, un reuma tismo, spesso così difficili da vincere.
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