RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia
660 I BISOGNI DELLA VITA e nei luoghi scoperti dove si tengono al riparo dall’ umidità; o nelle ortaglie, nei campi di trifoglio e di patate quando il sole ha fatto evaporare la rugiada. Ben presto, snidati e fucilati da tutte le parti si disperderanno e cercheranno asili più sicuri. Ma nei primi giorni con un buon cane è facile scoprirli e colpirli. Quaglie. — Le quaglie, giunte in aprile dalle coste d’Asia e d’Africa, fanno il nido in primavera nelle biade e nelle praterie. Per tutta estate i quagliotti nei colti si nutrono d’insetti e di granelli. Bisogna dunque esser solleciti a cacciarli, tanto più che in settembre le quaglie vecchie e le novelle partono già in compa gnia per climi più caldi. All’apertura si trovano ancora in gran numero nelle stoppie, nelle erbaccie ed anche nei bassi cespugli. Si lasciano facilmente accostare, e siccome partono in linea retta a poca distanza da terra, anche il tiratore più novizio ha tutte le probabilità di abbatterle al primo colpo. Nei loro rifugi invece è molto diffi cile farle alzare. Esse vanno, vengono, corrono, fuggono senza volare fin sotto le gambe del cane, di cui finiscono per scorag giare lo zelo e stancar la pazienza. Perniciotti e pernici. — Le pernici sono sedentarie nelle nostre contrade e si trovano anch’esse nelle ortaglie e nelle brughiere. Dalle covate di primavera, quando riescono, risultano compagnie di quindici o venti perniciotti, pienamente sviluppati in settembre e la cui scoperta è una delle migliori fortune che possa avere il cacciatore. Il tiro ai perniciotti è relativamente facile, a condizione di mirar bene una parte della compagnia e di far fuoco senza troppa fretta. Del resto, per quanta poca probabilità ci sia di colpirli, sarà sempre bene di tirare sui perniciotti che partono in massa, perchè il solo rumore della detonazione basta a disper
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