RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia
L’ARTE DI ESSER FELICI 661 derli. Mentre essi si chiamano e cercano di raggiungersi, bi sogna recarsi ai loro rifugi cogliendo il tempo di abbatterli prima che abbiano potuto riunirsi. La pernice grigia o comune è molto sparsa nel nostro paese, ma non è la sola che si incontri. Si trova talvolta la piccola pernice di passata, la starna nelle gole boscose dei monti, e più frequentemente la pernice rossa nelle terre incolte dei nostri di partimenti di mezzogiorno e del centro. Re delle quaglie. — Quest’uccello molto stimato giunge e parte ogni anno colle quaglie di cui a torto passa per essere la guida ed il re. Cacciando la pernice o la quaglia, un buon cane ha spesso l’occasione di scoprir la pesta di questo animale. Tuttavia il re delle quaglie non si decide a prendere il volo che all’estremo, dopo aver fatto mille giri e avere esaurite tutte le sue astuzie. Bisogna allora tirargli e ucciderlo di colpo, il che generalmente non è difficile, altrimenti il rapido corridore, ca lando subito, fugge nuovamente sotto le ginestre per cercare la sua salvezza unicamente nella velocità delle sue gambe. Allodole. — In mancanza di pernici e di quaglie una delle caccie più interessanti che si possono fare in pianura è quella delle allodole, di cui si possono incontrare le innumerevoli le gioni nell’autunno, all’avvicinarsi dei grandi freddi. Infatti nel mese di ottobre le allodole, fino allora isolate, si uniscono in bande. Esse si lasciano accostare molto da vicino e con un buon fucile caricato a pallini si possono abbattere in gran quantità. In una bella e chiara giornata è altresì ricreativo, non meno che profittevole, per il tiratore inesperto, di cacciare la lodola collo specchietto. Il congegno che porta questo nome è formato di un pezzetto di legno dipinto di rosso e guarnito di frammenti di specchio, e
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