RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

6813 I BISOGNI DELLA VITA Il carpione, quando ha raggiunto il suo completo sviluppo, non pesa, in media, meno di tre o quattro chilogrammi, ma se ne prendono anche di più grossi. In tal caso però questi devono essere molto vecchi, perchè la cresciuta di questi pesci, a quanto si afferma, può prolun­ garsi per un secolo e più. Il carpione ad ogni modo è estremamente vivace, e sta tanto nelle acque fangose degli stagni, quanto nei più limpidi dumi. Alle quattro barbette che porta al labbro superiore, si distingue il carpione comune dalle altre specie, un po’ più piccole, ma in tutto simili nelle forme e coperte come quello di larghe scaglie dorate. A più forte ragione è diffìcile confonderlo colla tinca dal corpo bruno verdastro, la quale gli è generalmente compagna nei fiumi e negli stagni. I barbii sono prossimi del carpione, di cui hanno le quattro barbette alla mascella superiore. Ne differiscono principalmente per la lunghezza del loro corpo relativamente stretto. Nei fiumi al nord della Francia, dove sono abbondantissimi, se ne pescano spesso di quelli che misurano un metro, e al pari dei carpioni vengono presi colla lenza galleggiante, inescata con formaggio di Gruyère o con larve d’insetti, oppure colla lenza a sostegno, armata di un piccolo bolo. Benché molto diffidenti e timidissimi, il carpione e la tinca mordono volontieri a queste esche. Fave, grano, mais, orzo, mol­ lica di pane, formaggio, larve d’insetti e vermi, essi abboccano tutto, purché l’amo venga loro presentato con destrezza e pru­ denza. Salmoni e trote. — Fra tutti i nostri pesci d’acqua dolce, i salmoni sono certamente i migliori ed i più stimati. Nati nelle riviere e nei fiumi, essi, com’è noto, devono la loro

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