RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

L’ ARTE DI ESSER FELICI «87 forza ed il loro sapore al mare, dove si recano poco dopo di essere usciti dall’uovo. Quando vi ritornano in capo a due mesi, per far più volte lo stesso ritorno, essi hanno acquistato un volume già conside­ revole, che aumenta sempre più ad ogni viaggio successivo. Tuttavia i salmoni, appena hanno raggiunto l’età adulta, sem­ brano preferire l’acqua dolce all’acqua salata. Essi rimontano allora fino ai fiumi minori, dove, grazie alla facoltà che hanno di saltare fuor d’acqua come i carpioni, non sono arrestati da nessun ostacolo, da rapide o da cascate. Oggi, in Francia, la maggior parte dei salmoni sono presi nella Senna, nella Loira e nei loro principali affluenti. Nei torrenti e nelle riviere vengono sopratutto cercate le trote, di cui la più stimata, la trota salmonata, abita di prefe­ renza i freschi ruscelli alpini. Fuori dei grandi laghi alpestri non si trova la trota lacustre, nè l’ombro cavaliere, nè il lavareto, tanto stimati dai [viaggia­ tori che percorrono la Svizzera ; pure non è raro, malgrado la sua rapidità proverbiale, di catturare, oltre la trota comune, l’ombro di riviera nei piccoli corsi d’acqua dei paesi monta­ gnosi. Benché non sia difficile, a fin d’inverno, di prendere trote e salmoni colla lenza galleggiante inescata con vermi rossi, è di gran lunga preferibile, anche in quell’epoca dell’anno, pescarli sia cogli insetti vivi, sia colla mosca artificiale. Possedendo qualche esperienza ed avendo la conoscenza per­ fetta delle abitudini di questi pesci, un pescatore destro e pru­ dente giunge quasi sempre a catturare la preda che aveva in vista, vale a dire i salmoncini e le trote. Nascosto negli arbusti della riva, egli non getta mai la sua lenza che nei paraggi freschi ed ombrosi dove l’acqua, dopo una corrente rapida, si spande e gira in lenti cerchii.

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