RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

69f> I BISOGNI DELLA VITA impressi sul dosso di marocchino, oggetti assolutamente inutili al loro proprietario, il quale non li apre mai nelle ore di noja, nemmeno per guardarne le imagini. Biblioteca. — È chiaro che la biblioteca di famiglia, quella dell’operajo che cerca d’istruirsi, è ben diversa [da quella del­ l’uomo istrutto che, non sapendone mai troppo, sente un vivo piacere nel rivedere, nel rileggere, nel rinfrescarsi la mémoria e nell’arricchire sempre lo spirito di nuove cognizioni. E, per prima cosa, in una biblioteca veramente pratica, de­ vono essere rappresentati tutti i grandi rami del sapere umano, fosse pure con un solo volume, e classificati nell’ordine più co­ modo e più logico. La storia, le biografie e le memorie, comporranno, per esempio, un primo gruppo, al quale faranno immediatamente seguito le opere di geografia, di viaggi e di etnografia. Le scienze formeranno un secondo gruppo che, permettendolo la disposizione del caselliere, sarà parallelo al primo e quivi si allineeranno i trattati di matematica, d’astronomia, di fisica e di chimica generale, le opere di storia naturale, d’agricoltura, di medicina, d’igiene e d’ economia domestica. In seguito verranno i libri speciali alle varie industrie, la serie interessante relativa alle belle arti, alla filosofia ed allo 1 studio delle lingue; questi ultimi stabiliranno uno stretto legame fra le opere del primo gruppo e quelle del secondo. In un terzo scomparto prenderanno posto i volumi consa­ crati alla giurisprudenza, al diritto, alla politica, alla filosofia, alla morale, alla religióne e, viciruo, le opere di pura imagina­ zione, scelte però con una severità rigorosa, vale a dire i per­ fetti capolavori dei poeti, dei romanzieri, dei drammaturghi di tutti i secoli e di tutte le età. Il più difficile a comporsi e a mantenere nei giusti limiti è il quarto gruppo , dovendo in esso venire collocati i libri

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