RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

700 1 BISOGNI DELLA VITA che domanda, egli troverà presto una bell’opera spajata, una irre­ parabile lacuna in una collezione di valore! Letture popolari. — Giornali e romanzi. — Non si può dire davvero che oggi manchi il pasto letterario a buon mercato per soddisfare l’insaziabile appetito dei lettori, il cui numero aumenta incessantemente. I caratteri stampati non furono mai tanto popo- larizzati in fogli, dispense e fascicoli come al nostro tempo. Siccome vi è una moda anche in letteratura, oggi il gusto del pubblico inclina ad un genere, e domani questo genere non pia­ cerà forse più. I ragazzi, i giovanetti e le donne fra tutti i lettori sono i più intrepidi e i più compiacenti. Gli uomini generalmente si limitano a scorrere i giornali, a dare un’occhiata al bollettino politico ed alle informazioni, agli avvenimenti notevoli della giornata ed alle colonne della borsa; ma le donne si gettano addirittura, senza guardar prima altro, sul romanzo d’appendice, poi passano ai fatti diversi, ai resoconti dei tribunali, agli echi dei teatri e alla cronaca. Siccome il giornale non basta a soddisfarle, vien pubblicata per esse e per i giovani quella congerie di pretesi romanzi po­ polari, che sventuratamente per la massima parte sono meschini e cattivi sotto tutti i punti di vista. Durante un mezzo secolo il romanzo della scuola romantica coi suoi eroi stravaganti e le sue eroine perseguitate, ha fatto la gioja della generazione che ci ha preceduti e le delizie della nostra gioventù. Le magistrali epopee di Vittore Hugo, i drammi di cappa e spada di Alessandro Dumas hanno popolato il nostro cervello di j■ ■ v fantasmi graziosi e terribili, di esseri abominevoli o gentili, di cui le imprecazioni o le grandi frasi sonore echeggiano ancora qualche volta nelle nostre memorie. Senza dubbio noi sorridiamo ora all’ idea di essere stati se­ dotti da quei personaggi mezzo favolosi, di cui avremmo voluto

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=