RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia
66 I BISOGNI DELLA VITA che non havvi realmente situazione così difficile, da cui un uomo di cuore non riesca ad uscire, se è intelligente, perseverante, onesto, regolato ; se, specialmente, ha preso per (tempo l’abitudine di non far il viso dell’armi alla fatica, per quanto penosa ed ingrata essa sia. Risparmi e redditi. — A forza di lavoro e di economia arrivate voi, finalmente, malgrado le gravi spese della vita, a fare dei risparmi sulle vostre uscite -giornaliere? Possedete anzi di già qualche sommetta che vorreste impiegare nel modo più rimu neratore possibile? Abbiate cura di non esporla in alcun modo, nella speranza di farla fruttar meglio! In questi nostri tempi la maggior parte si butta con frenesia nelle operazioni finanziarie le più aleatorie; nelle scommesse, nei giuochi di borsa; si corre alle sottoscrizioni le più stravaganti, si affidano le economie ai più impudenti speculatori. Tutti, tutti hanno sete di arricchire, ed i più poveri sono a volte quelli che pretendono fare fortuna più presto degli altri. È spet tacolo ridicolo non meno che doloroso il vedere degli operai, dei pic coli negozianti, tentare, come se fossero forti capitalisti, specula zioni di borsa, dove il più delle volte vanno a naufragare, insieme ai loro risparmi, la tranquillità morale ed il coraggio per il lavoro. Ma voi mi chiederete dove si può collocare a frutto, senza pericolo, quel po’ di denaro, guadagnato con tanto sudore, che tenete in serbo per la vostra vecchiaja. Si deve lasciarlo dormire, infruttifero, in fondo al cassetto, dove, pur non essendo nelle mani d’un uomo di finanza sospetto, non corre meno il rischio di esser rubato da qualche mano lesta? Eh! no, senza dubbio, non si deve, come fanno gli avari, ammucchiare lasciando il denaro improduttivo. Ma è appunto perchè siete imbarazzato per le vostre economie, perchè malgrado il giudizio che vi consiglia, non desiderate meglio che di rica
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