RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia
L’ARTE DI ESSER FELICI 719 Gli uni si dedicano a scoprire e collezionare i bei mobili del medioevo e del rinascimento: scrigni, forzieri, sedie, credenze, specchi, ecc.; altri si appassionano esclusivamente per gli smalti e per le vecchie ceramiche ; molti limitano i loro gusti e le loro compere alle armi antiche: spade, scudi, caschi, armature arti sticamente cesellate. Più modesti, i numismatici non si occupano che di monete fuori corso, di medaglie antiche; ed i bibliofili non danno la caccia che ai libri rari, alle vecchie edizioni. Oggi anche le stoffe in disuso, i vecchi abiti e le vecchie ciarpe, non .sfuggono all’attiva ricerca dei collezionisti. Molti ama tori, finalmente, alle antichità d’ogni genere preferiscono gli og getti esotici, le strane curiosità della China e del Giappone. A Parigi, l’ufficio delle vendite è il gran bazar internazio nale dove cominciano e finiscono quasi tutte le collezioni arti stiche particolari. Esse vi giungono ogni anno a centinaja da tutti i punti della Francia e dell’estero. Ogni amatore che esce da questo mercato cosmopolita, strin gendosi contro il cuore una zuppiera di vecchio Rouen, un Greuze più o meno autentico, vi torna fatalmente tutti i giorni per spiare i buoni affari e aumentare capo per capo la sua collezione, finché, completamente al verde, è forzato di riportarvela tutta intiera. Con molta intelligenza e col buon fiuto un abile collezionista può in poco tempo comporsi un gabinetto di curiosità di gran valore, consumando le sue giornate in questa occupazione. Ma egli deve star in guardia e non lasciarsi ingannare dai sensali e dai mediatori d’ogni genere, che ronzandogli attorno cercheranno in ogni modo di proporgli e fargli accettare il cambio di qualche oggetto di mediocre apparenza, ma di valore reale, j con qualche appariscente cianfrusaglia che essi assicureranno autentica e del più puro stile, ma che in realtà è appena uscita dalle mani di un abile contrafattore.
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