RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia
720 I BISOGNI DELLA VITA Gallerie di quadri. — Si capisce che una collezione di oggetti antichi, raccolti da un vero conoscitore, possiede sempre un valore il quale non fa che aumentare col tempo, di mano in mano che gli oggetti diventano più vecchi e più rari; ma non si sa capire come sia ancora tanto costoso formar oggi una galleria di quadri quando i soli artisti francesi producono annualmente un numero così prodigioso di tele. Bisogna infatti non saper che fare delle proprie entrate, o piuttosto, come diceva colla sua allegra schiettezza il buon Gorot, essere realmente un po’ tocchi nel cervello, per appendere un’opera di trenta o quarantamila lire ai muri di una stanza. Senza dubbio, un ricco amatore può prendersi la fantasia di impiegare il suo danaro in questo modo e di comporsi secondo i suoi gusti una galleria di buoni quadri, la quale, più tardi, Oltre al piacere che gli avrà procurato, gli renderà i suoi danari forse con beneficio. È così che procedono molti opulenti e celebri personaggi ; ma questo amore esagerato per la pittura, per quanto masche rato sotto un’apparenza di passione artistica, non è altro che un eccellente commercio, ed i conoscitori che lo esercitano non dif feriscono molto dai negozianti che, trovando un anno il vino a buon mercato, si affrettano di riempirne le botti per rivenderlo al momento opportuno. Non v’è capolavoro,'per quanto magnifico, la cui contem plazione non finisca per staccarci e la cui vista — quando costa così caro — non finisca per diventare realmente fastidiosa. Quelli che possono soddisfare il loro possessore sono i ritratti dipinti dai grandi artisti, od i quadri rappresentanti episodii, per sonaggi storici, luoghi o paesaggi più o meno cari a noi. Così si ha una pittura utile, il cui merito, almeno dal punto di vista decorativo, è molto superiore a quello di una bella inci sione o di una fotografia.
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