RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia
724 I BISOGNI DELLA VITA ralità dei mondi in compagnia di un’amabile marchesa, i cui begli occhi non dovevano inspirarlo meno delle stelle del cielo ; ed anche ai nostri giorni la scienza astronomica ha i suoi fana tici, gli ammiratori appassionati dei bei chiari di luna, i con templatori sempre commossi davanti al grandioso spettacolo delle notti stellate. Infatti, nessun altro studio più dell’astronomia potrebbe fare un’impressione più viva sulle giovani imaginazioni femminili, sopra gli animi timidi e pensosi. È la scienza più religiosa e poetica di tutte, la più estesa, la più commovente, quella che soddisfa più completamente la nostra curiosità ed il nostro incontentabile bisogno d’ideale. Alla fine del secolo passato i mirabili scritti di Gian Giacomo Rousseau, di Bernardino di Saint-Pierre e di Buffon sviluppa rono considerevolmente il gusto delle scienze naturali. Fino allora i medici e gli speziali soltanto si occupavano degli animali e delle piante. La natura, sentita intimamente, interpre tata e descritta dai filosofi e dai poeti, fu veramente una rivela zione per il grosso del pubblico. Essa ebbe da quel momento amanti entusiasti che la studia rono, non per mestiere, ma con trasporto, ed oggi grande è il numero di questi amatori naturalisti che per tutti i piaceri del mondo non rinuncerebbero alla gioja di porre nell’erbario una pianta rara, o di aggiungere ad una collezione formata da loro un campione minerale, un insetto, od una conchiglia rara. Dall’epoca affatto recente in cui i volgarizzatori hanno potuto farsi un posticino nei giornali popolari e presso gli editori intel ligenti, l’amore degli studii scientifici è penetrato di più in più in tutte le classi sociali, ed i lavori degli scienziati contempo ranei e le loro interessanti scoperte, sono ora apprezzati come si meritano, non soltanto in una stretta accademia, ma da milioni di lettori.
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