RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

L’ARTE DI ESSER PELICI 7 2 5 E per non dire che di questi ultimi anni, quanto rumore hanno fatto le esperienze di Pasteur, e che violento desiderio di studiar micrografia ha invaso le persone più estranee a queste osservazioni così delicate e difficili ! I vibrioni ed i microbii hanno fatto tanto parlare di sè, che ciascuno ha voluto vederli e si è messo alla ricerca delle curiose bestioline. II microscopio è divenuto, per così dire, un istrumento dei più usuali; ormai se ne fabbricano di tutti i prezzi, e il mondo bizzarro degli infinitamente piccoli non ha più misteri per nessuno. Tuttavia attualmente sono piuttosto le ricreazioni fisiche e chimiche chei formano lo stupore e la gioja del più gran numero di amatori. Le meravigliose applicazioni dell’elettricità, specialmente dopo i famosi lavori di Edison, di Hughes, e di Graham Bell, hanno entusiasmato le persone più impassibili. Da per tutto si parla di telefono, di fonografo, di illumina­ zione elettrica, e gli ingegneri elettrici, stimolati da questa incli­ nazione generale, si sforzano di semplificare, di perfezionare per metterli alla portata di tutti, le lampade, le pile, gli accumulatori, e costruiscono apparecchi che probabilmente renderanno pratiche in tutte le case queste mirabili invenzioni della scienza moderna. Anche la fotografia ora è fàcile e poco costosa, ed i pro­ gressi dell’arte permettono di tenere in un piccolo zaino gli at­ trezzi indispensabili all’ operatore nonché tutto il laboratorio! Ormai non v’è giovane collegiale, o convittrice sfuggita all’isti­ tuto che non trovino gran piacere, in una bella giornata di va­ canza, a fissare istantaneamente un paesaggio, una scena, un ri­ tratto, sopra un vetro sensibilizzato col gelatino bromuro. Oggi la scienza è diventata amabile. Essa non si perita, per farsi accettare, di nascondersi sotto la legatura rossodorata d’un bel volume di strenna; essa non sdegna di presentarsi umilmente

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