RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia
L ’ A R T E D I E S S E R F E L I C I 7 4 1 Non sarebbe neppur male ch’egli fosse abbastanza esperto in chimica, per essere in grado di eseguire con sicurezza un’ana lisi che gli rivelasse la composizione e quindi le qualità ed il valore di un’acqua sorgente, di un terreno, d’ un ingrasso, di un prodotto raccolto. Finalmente sarebbe desiderabile che egli possedesse alcune nozioni sicure ed estese di arte veterinaria, d’igiene pratica e di medicina familiare, perchè potesse al caso soccorrere efficace mente una bestia malata, arrestare i progressi di una epizoozia , o di una febbre epidemica ed anche, in attesa del medico, pro digare ad un ferito, ad una persona soffrente, le prime cure tanto più preziose perchè metodiche e razionali contrariamente ai dan nosi procedimenti degli empirici e delle aggiustaossi. Quando un uomo è più o meno esercitato ai lavori manuali non si trova mai imbarazzato davanti ad un lavoro qualunque, sia che debba farlo egli stesso, sia che debba comandarlo agli altri. Egli non si lascerà ingannare dalPoperajo poco coscienzioso che fosse inclinato a fargli perdere molto tempo per servirlo male, e non dovrà arrossire della sua sciocchezza in presenza del campagnuolo astuto e maligno pronto a ridersi del borghese e più pronto ancora a truffarlo quando non s’ intende di una ma teria o non sta sull’avviso. Del resto come sì potrebbe meglio occupare la gran quan tità di tempo che rimane libero nella vita se non nell’istruirsi e nell’acquistare le cognizioni che non si possiedono? Insieme ai pochi minuti di piacere che passano presto, quante lunghe ore restano da occupare! Il mal impiego del tempo è il nostro più mortale nemico, e per combatterlo non c’ è di meglio del lavoro e dello studio. Senza dubbio sarebbe ridicolo quanto inutile pretendere di conoscere tutto, di voler ficcarsi in testa una intiera enciclopedia. Volendo studiar tutto non si imparerebbe niente ed il modo più
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