RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

7 4 2 I B I S O G N I D E L L A V I T A sicuro di abbrutirsi è quello di tentar la pratica di tutte le arti e lo studio di tutte le scienze. Ai nostri giorni, in cui è così difficile riuscire in una pro­ fessione qualunque, molti giovani, prima di scegliere definitiva­ mente una carriera, pendono il loro tempo migliore, nonché il loro coraggio in tentativi infruttuosi, in seguito ai quali sfortu­ natamente restano inetti all’ ultimo mestiere a cui li conduce il disgusto delle loro prime imprese. Un uomo sensato deve sempre saper evitare questo errore, limitando i suoi studi tecnici e pratici alle diverse cognizioni che gli sono più specialmente utili nell’ambiente in cui è posto. Senza porre alcun ostacolo alla sua attività e lasciando il campo libero alla sua curiosità, egli baderà sopratutto a rasso­ darsi nella pratica di maggior profitto per lui nella quale potrà spesso darsi il piacere di ajutare gli altri. CONDOTTA FILOSOFICA D E L L A VITA. Prove morali della vita. — Loro cause. — In ogni età ed in qualunque condizione, anche nella più invidiata, nella più felice in apparenza, non si prende una parte, qualunque siasi, alla lotta per la vita, non si entra, per quanto in poca parte, nel movi­ mento umano, senza provare ad ogni momento spiacevoli inci­ denti, disillusioni, noje, dolori vivi e pene profonde. Allora chi ha l’animo sensibile e delicato soffre crudelmente. Soffre con tanto maggior amarezza quanto più è nuovo alle prove. Maggiore ancora è la sofferenza quando si è perduta tutta la fede e tutte le illusioni. La razza umana è feroce tra tutte le razze animali che essa ha la pretesa di dominare. Nello spaventevole miscuglio dove si

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