RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia
L ’ A R T E D I E S S E R F E L I C I 743 confondono i buoni, se non si tengono costantemente in guardia, diventano facilmente vittima dei cattivi. Da gran tempo si è detto, ed è ancor vero, che l’ uomo è lupo all’altro uomo : Homo hominis Iwpus. Le cause delle nostre sofferenze morali sono multiple e va riate, come quelle dei nostri dolori fisici. La maggior parte ci vengono direttamente dalle persone che ci circondano, altre dalle nostre stesse azioni, dagli avvenimenti che nostro malgrado si compiono, dalle cieche forze che ci dominano e dalle cose colle quali siamo più o meno ,in rapporto. La cattiva condotta dei nostri prossimi, l’ ingratitudine di un fanciullo, l’arroganza o la brutalità di un padrone, l’ insolenza d’un superiore, il tradimento di un amico, l’allontanamento o la morte di una persona amata ci feriscono ed affliggono ad ogni momento nella vita, mentre gli accidenti materiali di ogni ge nere, rovesci di fortuna, cattivi affari, perdite di danaro compli cano o rinnovano incessantemente i nostri rammarichi. Forza filosofica. — Come evitare questi tormenti che ci asse diano da tutte le parti? A quali mezzi ricorrere per stornare il colpo spesso penoso, talvolta mortale, di queste afflizioni? Una sola arme è a nostra disposizione: è la forza intellettuale basata sul sapere, sul giudizio e sulla ragione, ed il cui germe si trova nel cervello di ogni essere pensante ; è la preziosa fa coltà cerebrale che chiamiamo filosofia. Nello stesso modo che il corpo colpito da strumento offen sivo subjto reagisce e si mette in difesa, così l’animo, sotto l’urto che riceve, resiste immediatamente e fa sforzi per consolarsi, protesta, dubita, si rifiuta di credere. Se allora una dolce filosofia viene in suo ajuto, per quanto il colpo portato sia stato violento, la sofferenza morale da esso provocata non durerà, benché l’animo conserverà sempre l’eterno ricordo, l’impronta incancellabile della dolorosa emozione.
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