RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

7 5 6 I B I S O G N I D E L L A V I T A l’uomo può commettere molti errori e per conseguenza gravi ingiustizie; ma tosto o tardi colla riflessione e la percezione più netta delle cose, riconoscerà certamente di aver mal veduto o mal compreso in una data circostanza, e se questa scoperta perderà qualche bella illusione,-in compenso acquisterà la gioja vivissima di conoscere finalmente la verità, di sbarazzare il suo giudizio di una falsa opinione e di sostituire una certezza ad una illusione. Quando si presenta l’occasione di correggere le inesattezze gros­ solane e le menzogne che s’imprimono ad ogni età sulle pagine bianche del nostro spirito, non bisogna esitare a dispetto di un vano amor proprio a seguire l’intimo impulso della verità. La saggezza consiste appunto nel fare di tempo in tempo una rassegna delle proprie idee, un inventario delle acquisizioni intel­ lettuali per decidere dopo maturo esame quello che bisogna get­ tare e quello che bisogna tenere. Non è dunque naturale che si abbia cura degli scaffali del proprio cervello come se ne ha per quelli di una biblioteca o per i cassetti della scrivania? Quando lo studio è ingombro di cartaccie e di libri non è forse necessario decidersi a fare una scelta ed operare una classificazione? E presa la decisione con quanta attenzione si esaminano le lettere ed i biglietti, le note e i documenti, gli opuscoli ed i vo­ lumi per separare il buono dal cattivo, 1’ utile dall’inutile, per mettere in ordine al posto che gli spetta quello che si desidera di conservare e per gettare nel paniere, se pure non è addirit­ tura sul fuoco, il mucchio di cui si vuol disfarsi! Yi è forse bisogno di dimostrare che è molto più importante proceder collo stesso metodo una o due volte all’anno alla epu­ razione di tutto quanto s’immagazzina giorno per giorno nelle circonvoluzioni e nelle cellule del proprio cervello? Per le orecchie e per gli occhi vi penetrano e vi rimangono molte falsità e molti errori emanati dalla massa enorme d’inezie