RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

L ’ ARTE DI ESSER FELICI 83 siderate ai giorni nostri in tutti i regolamenti di polizia urbana. L’incanalamento delle acque sorgive non esisteva allora se non allo stato di progetto. L’acqua della Senna la si trasportava a braccia, secchia per secchia, da gagliardi facchini, fino agli ultimi piani. Per i diversi bisogni della casa si attingeva ai pozzi un’acqua cruda ed insipida, ordinariamente satura di gesso, spesso inqui­ nata dalle infiltrazioni delle latrine e delle fogne, inadatta persino a cuocere i legumi ed a sciogliere il sapone. Sprovvisti di qual­ siasi apparecchio inodoro, i luoghi comodi erano generalmente posti sulle scale ad ogni piano, mal tenuti, comuni a vari inquilini, spandevano sulle scale e in tutta 1’ abitazione i fetori più insop­ portabili. Riparate e rimodernate per quanto è stato possibile, in certi quartieri della grande città, queste case antiche esistono ancora con tutti gl’inconvenienti in altri quartieri. Relativamente van­ taggiosi per riguardo alla dimensione dei locali, più vasti e più alti di quelli delle costruzioni moderne, sono in generale meno bene distribuite, più oscure, più umide e più fredde delle case nuove. Queste, inalzate su larghi spazii e in tutte le condizioni d’i­ giene e comodità, che la scienza e l’ industria moderna permet­ tono di realizzare, sono veramente in gran numero meraviglie di arte e di buon gusto. È anzi da lamentare che gli architetti ab­ biano oggi troppa cura della decorazione e sacrifichino spesso quel che potrebbe con meno spesa render più gradevole e sana l'abitazione a quel che piace alla vista. Tuttavia, nei superbi palazzi che si succedono senza interru­ zione ai due lati dei boulevards di Parigi tutto è mirabilmente disposto pel maggior benessere. La pietra ed il ferro, ingegno­ samente combinati, eliminano press’a poco le cause d’incendio; 1 marmi e i musaici, impiegati a profusione nelle scale, nei ve­ stiboli e nei corridoi, mantengono una costante nettezza. Un ascen­

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