RENGADE, I bisogni della vita, 1887 copia

84 I BISOGNI DELLA VITA sore porta l’inquilino dal pianterreno Ano al suo uscio senza fatica e senza rumore. D’estate le larghe finestre vetrate permet­ tono di ventilare la casa; d’inverno i caldi effluvii dei caloriferi posti nel sottosuolo fan regnare dappertutto una dolce temperatura. L’elettricità, le cui meravigliose applicazioni si perfezionano e moltiplicano di giorno in giorno, non traversa più soltanto le stanze d’un appartamento per mettere istantaneamente in rapporto pa­ droni e domestici. Colla rete telefonica essa riunisce l’abitazione privata alla intera città; e di notte, nelle sale come nelle strade, sostituisce la sua luce viva e bianca alle fiamme rossastre del gas. Nei quartieri commercianti e popolosi, le case nuovamente costrutte, benché più modeste, sono ancora molto confortabili e comodamente disposte. Non solo si trova il gas e l’acqua ad ogni piano, ma vi si nota anche una proprietà molto attraente, una buona apparenza chi soddisfa l’occhio; peccato che alcune abi­ tazioni siano troppo ristrette. Ed è in queste che le coppie novelline desiderano andar a fare il nido. Tre camerette dipinte di fresco e ben pavimentate, una cucinetta a mattonelle rosse, inverniciate, per modo che ne sia agevole la lavatura; che c’è di più facile e gradevole, quando si comincia la vita? che ci si slancia pieni d’amore, di speranza e d’ardimento alla conquista di una posizione sociale? Condizioni igieniche dell’abitazione. — Non basta tuttavia che un appartamento convenga a prima vista, per fissarlo. Per quanto sembri comodo e grazioso, bisogna prima di tutto preoc­ cuparsi di sapere se è proprio in buone condizioni igieniche; il gradevole e il confortabile non si debbono acquistare a detri­ mento della salute. L’aria ed il sole, questi agenti sovrani di forza e di vita, devono aver il primato nell’abitazione. « Dove non batte il sole, picchia spesso il medico », dice un adagio giusto. I magazzini, i pianterreni, gli ammezzati stessi, nelle strade