RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia

che non isdegnerà assoggettarvisi se ne troverà largamente ricompensalo. Come abbiamo detto più sopra, noi facciamo i più fer­ vidi voti affinchè si stabiliscano nelle principali città d’Italia dei depositi coscienziosi per ogni sorta di semente, ed in ispecie per quelle d’ortaggio, affinchè gli ama­ tori e gli ortolani possano ivi provvedersi di quelle che {oro abbisognano, senza essere costretti subito al primo impianto di un giardino ed anche in seguito ad andare a spigolare qua e là le sementi di cui abbisognano, ovvero ricorrere all’estero per averne talvolta delle più comuni. Dovendo il giardiniere fare acquisto di sementi per i suoi bisogni, deve per lo meno osservare che queste sieno ben costituite e ben conservate, cioè che i granelli che le compongono sieno possibilmente uniformi, ben fatti, di egual colore, e non avvizziti o corrosi ; la qual cosa riesce fino ad un certo punto facile ad osservarsi, tanto riguardo alle sementi minute, come le lattughe, le cico­ rie, i sedani, le cipolle, gli spinaci, ecc., che per quelle più grosse, come i fagiuoli, i piselli, le fave e simili, perchè se esse presentano delle notevoli differenze di forma e di colore, ovvero se hanno cattivo odore, come di cosa conservata in sito umido, o troppo avvizzite, per essere rimaste lungamente in sito arido o presso il fuoco, od infine se sono rose dal tarlo od altri insetti, siffatte sementi non sono punto convenienti, e si devono asso­ lutamente abbandonare. Fra molti ortolani regna il pregiudizio che le sementi vecchie, cioè quando hanno due o tre anni, sono mi­ gliori, ossia producono piante più robuste che non quelle di un anno solo. Questo pregiudizio è basato forse sul fatto che i granelli delle sementi del primo anno con­ segnati alla terra germogliano tutti egualmente, sieno — 99 —

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