RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia

che la coltivazione di questi orti non debba essere più a lungo affidata (come accade soventi) esclusivamente alla capacità di un così detto ortolano, il quale, generalmente mancante di estese cognizioni o preventivi studi, non eseguisce che gli ordinari lavori, e questi ancora per pura pratica ed in modo tradizionale ; raccomandiamo pertanto che al giardiniere stesso al quale vengono affi­ date le coltivazioni delle piante d’ornamento, venga ad esso pure affidata la direzione delle operazioni da ese­ guirsi nel giardino delle ortaglie, perchè dovendo desso possedere maggiori cognizioni, maggiore studio e mezzi maggiori per istruirsi, potrà certamente far progredire quest’importante ramo. Molti autori di giardinaggio, considerando unicamente il disturbo delle persone di servizio quando queste devono recarsi a molta distanza in cerca della verdura per la cucina, stabiliscono come regola generale che il giardino delle ortaglie debba essere collocato in vicinanza dell’abi­ tazione principale, cioè in vicinanza delle cucine ove le verdure devono essere consumate, e perchè il colloca­ mento di cotest’orto non rechi difformità in un parco pittoresco, consigliano di attorniarlo con masse d’alberi di grande altezza, o piante sempreverdi affine di nascon­ derlo alla vista di chichessia. Altri per lo contrario, igno­ rando pure la difficoltà da superarsi nella coltivazione delle piante d’ortaggio, e segnatamente quando si vo­ gliono intraprendere delle coltivazioni non comuni e forzate, considerano l’orto piuttosto come una volgare necessità, e consigliano perciò di collocarlo in una qualche estremità remota e nascosto alla vista di tutti da supporne nemmeno l’esistenza. Finalmente essendo la coltivazione delle piante d’ortag­ gio da molli considerala come una coltivazione di somma utilità e riguardo, opinano che il sito da destinarsi ad una — 5 —

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