RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia
- 136 — mento di avere un precoce raccolto nella primavera susseguente. Indipendentemente dalle due citate epoche nelle quali si seminano la maggior parte delle piante d’ortaggio, molte seminagioni si fanno, diremo quasi tutto Fanno’ perchè la ricerca ognor crescente di verdure e legumi freschi spingono i giardinieri ad adoperare tutta la loro capacità ed industria onde mettersi in grado di far suc cedere i loro prodotti senza interruzione, mediante ripe tute seminagioni ora esposte al sole, ora ombreggiate, ora nei vasi in cassette o sovra letti caldi nei cassoni. Trattandosi delle seminagioni a pien’aria, il giardi- mei e deve scegliere (quando però noi costringa altrimenti la necessità) il momento che la terra delle sue aiuole sia ne ti oppo inzuppata d acqua, nè troppo asciutta, e secondo la tenuità o grossezzadella semente preparerà la sua terra, cioè, se la semente è molto minuta, in allora la terra dev’essere perfettamente sminuzzata ed appianala, al con trario se è più grossa non è necessario che questa sia tanto sminuzzata, perchè se la terra è lavorata in modo un po più ruvido, presenta maggior superficie all’aria ed al sole, la qua! cosa, come abbiamo dimostrato, aiuta grandemente a fertilizzarla ed in pari tempo gl’innaffia menti e le pioggie non producono così facilmente, sovra una superficie ruvida, quella specie di crosta che riesce molto nociva allo sviluppo delle tenere pianticine; cosi il giardiniere prima di fare le sue seminagioni dovrà pos sibilmente evitare quel tempo in cui minaccia un tempo rale, ovvero che vi ha la probabilità di grosse e lunghe pioggie. Da quanto abbiamo sin qui accennato riguardo alle seminagioni si può facilmente arguire che noi racco mandiamo ai giardinieri di scegliere, per effettuarle, il momento opportuno, avuto riguardo allo stato dell’atmo
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