RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia

sfera sulle condizioni della terra ed a’ suoi bisogni, senza alcuna contemplazione alle fasi lunari, le quali vengono pur troppo ancora consultate da molli dei nostri ortolani, che, ingannati da antiche tradizioni, perpetuate con molta Ignoranza da qualche almanacco, lasciano talvolta sfuggire >1 tempo propizio per le loro operazioni onde aspettare la luna vecchia o la nuova, la luna' crescente o la luna ca­ lante, la luna tonda o la mezzaluna, come se quest’astro facendosi più o meno visibile abbia la facoltà di modificare la natura delle piante che devono nascere e renderle più 0 meno produttive, più o meno rigogliose. In appoggio di quanto diciamo riguardo alla nessuna influenza delle diverse fasi lunari sulla vegetazione, noi Potremmo addurre moltissimi fatti ed anche molte con­ traddizioni, perchè gli effetti che in un sito si attribuiscono alla luna nuova, vennero in altri imputati alla luna tonda e viceversa; ma meglio delle nostre parole gioveranno a togliere questi pregiudizi le molteplici scuole, e special- mente l’istruzione impartita alla classe agricola, la quale potendo un di accoppiare al lavoro delle sue braccia anche il lavoro dell’intelligenza, gioverà non poco ad ac­ crescere il benessere della sua famiglia e quello del pro­ prio paese. D e l l e p r im e c u r e da u s a r s i a l l e t e n e r e p i a n t ic e l l e . — Per quanta cura usi il giardiniere nello spargere le sementi sulle aiuole, principalmente quelle minute, riesce difficilmente a spargerle in modo che le pianticelle nascano tutte equidistanti, onde poter crescere liberamente senza nuocersi reciprocamente per difetto di convenevole spazio; eppertanto la prima cura che deve avere l’ortolano rela­ tivamente alle pianticelle appena nate, è appunto di sba­ razzarle dal muschio, qualora ne abbia sparso sulle sue seminagioni, e diradarle in seguito se per avventura si tro­ vano troppo fitte; così pure non potendo queste tenere - 137 -

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