RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia

sufficiente, desso abbandonerà nell’estate certe coltiva­ zioni, limitandosi a quelle piante che per loro natura pos­ sono prosperare nei grandi calori, anche verificandosi deficienza d’acqua. M a l a t t ie cag ionate da mancanza d i spa z io ed a r ia . — Molte volte questa malattia si verifica non solamente Per quelle coltivazioni forzate che si fanno nei cassoni, 0ve qualche volta, per effetto di una temperatura esterna ll’oppo fredda e prolungata, non si può dar aria suffi­ ciente alle pianticine ivi rinchiuse; ma si verifica eziandio quelle aiuole ove improvvidamente si fanno semina­ gioni troppo fìtte senza rimediarvi con un pronto dira­ damento, per cui se a queste pianticine così serrate le une alle altre vi si aggiunge la mancanza d’aria o spazio, anche un tempo umido e piovoso, ovvero qualche inaffia- mento male appropriato, queste ingialliscono e muoiono in Pochissimo tempo, salvandosi generalmente quelle che tt'ovansi ai bordi, perchè ivi godono di maggiore spazio e luce. Per evitare questi mali il giardiniere non ha che da seminare meno fitto e praticare i diradamenti come abbiamo già suggerito. M a la t t i e cag iona te d a l l a mancanza di lu ce . — La Privazione della luce sulle piante d’ortaggio proviene generalmente dalle stesse cause che la privazione dell’aria, s*eno desse coltivate nei cassoni che a pien vento, cui s°no da applicarsi gli stessi rimedi che abbiamo or ora suggeriti. M a l a t t ie cag ionate da mancanza d i n u t r im e n t o a p p r o p r ia t o . —■Abbiamo visto come le piante non si nutrono tutte egualmente degli stessi sali, e quantunque le concimazioni e le vangature giovino assai ad arricchire la terra di quei principi! nutritivi di cui queste abbiso­ gnano, nullameno se il giardiniere non provvede ad un esaurimento più o men lontano coll’alternare le coltiva­ — 147 - I

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