RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia
— 149 C A I 1 i l XV . DEGLI ANIMALI E DEGLI INSETTI MAGGIORMENTE NOCIVI ALLE PIANTE D’ORTAGGIO. Al capo II abbiamo raccomandato di circondare gli °rti con muri o forti siepi per difenderli dai guasti degli animali, come i cani, le capre, i daini, i caprioli, le *epri, i conigli, ecc., per i quali bastano un muro, una fitta inferriata od un fitto steccato di legno per tenerli lontani; ma vi sono ben altri animali ed insetti che arre cano agli orti danni grandissimi e che non bastano nè cinte, nè fossi per allontanarli, ma richiedono tutta l’at tività, tutta la solerzia del giardiniere, il quale è costretto a dichiarar loro una guerra senza posa, se non vuol pro vare il dispiacere di vedersi distrutti i suoi prodotti da questi terribili divoratori. Del topo ( Mus ). — Fra i topi che arrecano maggior danno agli orti sono appunto quelli cosi detti campa- Qftuoli, i quali cibandosi moltissimo de’ frutti e delle ^nienti e quando spinti dalla fame anche delle radici ^elle piante, arrecano negli orti dei guasti notevolissimi. Per liberarsi da questi incomodi ospiti, il giardiniere Sl serve del loro potente nemico il gatto, il quale certa mente può distruggerne una gran parte, specialmente nell’inverno quando il freddo e la neve li spingono a riti- rarsi nell’abitato; ma nell’estate all’aperto il gatto solo n°n basta, ove per disgrazia abbondano, ed in allora l’or tolano deve valersi delle trappole, dei veleni e di tutto Cl° che crede più atto a distruggerli.
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