RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia
loro massimo sviluppo. Altri consigliano di correr dietro colle dita alle loro gallerie, ed incontrato il buco che serve loro di rifugio, versarvi entro dell’olio di infima qualità misto con acqua, il qual liquido, introdotto con un im buto quando giunge al grillo-talpa, lo fa subito salire all orificio del foro e morire dopo pochi passi; ma anche questo rimedio non è molto speditivo ove questi abbon dano; perchè non riesca troppo costoso, si può adope rare anche olio del gas, che si può avere a molto huon mercato, ovvero anche dell’acqua ove sia stato disciolto del sapone nero. Molti giardinieri per distruggere i grillo-talpa usano un altro mezzo molto semplice, il quale in certi casi dà degli ottimi risultati; e questo consiste nel prendere dei bicchieri, o vasi della profondità di 15 a 20 centimetri di turar loro il foro che trovasi in fondo, e sprofondarli nella terra, in modo che l’orlo superiore si trovi al di sotto di 2 a 3 centimetri dal livello del suolo; bagnando quindi alla sera leggermente la terra attorno questi vasi o trappole, nella notte i grillo-talpa nelle loro corse dis ordinate vengono ivi attratti maggiormente a cagione dell umidita e cadono nei vasi, dai quali non possono sor tire finché il giardiniere di buon mattino non si reca a raccoglierli, e con questo ne può distruggere una grande quantità e salvare così le sue aiuole dai loro guasti. Molti infine sogliono, all’approssimarsi dell’inverno lare tante buche della profondità di 50 a 60 centimetri e riempierle di letame fresco, leggermente compresso e coperto di terra; l’ambiente promosso da questo letame attrae nell inverno i grillo-talpa a stanziatisi entro, e verso la metà di gennaio il giardiniere recandosi a queste buche ne estrae rapidamente il letame, ammazzando i grillo-talpa che si trovano quivi riuniti. — 156 -
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