RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia
- 158 — rugosa, ripiena di grasso, la loro tesla è bruna e l’estre mità addominale appare di color ceruleo per il deposito degli escrementi che ivi si trovano. Queste piccole larve nutrendosi delle tenere radici delle erbe, fanno subito sentire i loro guasti anche nel primo anno; verso la fine dell’autunno si sprofondano nella terra per mettersi al riparo dai geli e dall’acqua, ed ivi rimangono fino alla primavera susseguente per dividersi e disperdersi nelle coltivazioni, facendo le loro gallerie sotterranee in tutte le direzioni, divorano tutte le radici delle tenere piante che incontrano; egli è appunto nel secondo anno che fanno sentire maggiormente i loro terribili guasti, ove intere aiuole di fragole, di lattuche, di cicorie vengono distrutte da queste voraci larve, le quali non cessano il loro lavoro di distruzione che all’ap- parire dei primi geli; a quell’epoca (fig. 43) hanno raggiunto la metà della loro grossezza, si sprofondano di nuovo nella terra, per ricomparire nella primavera susseguente con una fame raddoppiata, per cui, non solo divorano le radici delle tenere piante d’ortaggio, ma at taccano eziandio le radici delle piante fruttifere e degli alberi, che il più delle volle fanno miseramente perire. Nell’ autunno queste larve si sprofondano di nuovo nella terra ed al loro ricomparire nella primavera hanno acquistato lutto il loro volume, la loro fame però pare alquanto diminuita, e nel mese di luglio si preparano a trasformarsi in crisalidi (fig. 44), al quale scopo s’introducono di nuovo nella terra Larvadellacaruga comune. fino alla piofondita di metri 1 a 1,50, ed ivi si crisalidano co struendosi una specie d’involucro ovoidale nel quale su biscono la loro seconda metamorfosi. Nella susseguente *
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