RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia

duce nelle diverse parli del loro corpo il suo pungiglione, col quale apre dei piccoli fori ed in ciascheduno d’essi depone un uovo, il quale a suo tempo si schiude e di­ venta una piccola larva che si ciba del grasso di quella entro cui si trova rinchiusa, in modo che quest’ultima si estenua e muore. Migliaia di queste larve vengono di­ strutte a questo modo senza che il buon ortolano se ne accorga da chi ha ricevuto tanto beneficio. Rimarrebbero a definirsi un’infinità d’altri insetti più o meno nocivi alle piante d’ortaggio, ma certamente di minore importanza ; per cui il volerli tutti descrivere sarebbe forse cosa troppo ardua per noi, e dovremmo entrare in dissertazioni entomologiche che ci svierebbero dallo scopo pratico di questo nostro lavoro; eppertanto chiudiamo questo capo col raccomandare ai giardinieri di non tralasciare fatiche e studi per combattere i nemici che gli si presentano ad ogni momento, essendo questo l’unico mezzo per assicurare la buona riuscita delle sue coltivazioni ed ottenere un giusto compenso alle sue fatiche. — 174 —

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