RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia
— 198 — novembre, ovvero anche in marzo, in una o più aiuole ben preparate e concimate, tanti solchetti della profondità di 6 a 8 centim., conservandogli la distanza di 20 a 25. Si disfanno in seguito quei bulbi destinati alla piantagione, e si scelgono gli spicchi più turgidi e meglio costituiti, i quali si dispongono regolarmente nei solchetti alla di- tanza di 12 a 16 centimetri fra di loro, collocandoli colla punta rivolta all’insù, e si ricoprono col mezzo del ra- strello, spingendovi sopra le stesse sponde degli arginelli in modo che gli spicchi restino sotterra 4 a 5 centimetri. Durante il periodo della loro vegetazione queste piante non richiedono altra cura che qualche innaffio finché sono tenere, e qualche sarchiatura per difenderle dalle cattive erbe. Al principio del mese di giugno si contorcono gli steli e si coricano sulla terra, lasciando che in tal modo si dis secchino ; la quale operazione, che praticasi sovra molte piante bulbose, ha per effetto di concentrare la linfa a profitto dei capi di esso che si trovano sotterra ed in grossarli. Verso il fine del mese di giugno od ai primi giorni di luglio l’aglio essendo maturo, si divelle dalla terra, lo si fa asciugare al sole per qualche giorno, quindi se ne in trecciano dei mazzi che vengono sospesi in luogo difeso dal gelo ed asciutto perchè non germogli, e così lo si con serva per tutto l’anno. La sua coltivazione è delle più facili e di un prodotto sicuro, specialmente in Italia, Spagna e mezzodi della Francia, ove non solo viene consumato dal contadino e dall’artigiano, i quali ne fanno uno dei principali condimenti, ma è pure molto usato nelle cucine borghesi in diversi modi, ed è per ciò che questa pianta si trova quasi indispensabilmente coltivata nei nostri orti. Coltivasi pure un’altra varietà d’aglio, il quale ha le
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