RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia

stata dessa pure previamente bagnala con sugo di stalla, m difetto di terra di erica, si può altresì adoperare della terra di castagno, purché stagionata almeno di un anno o due e resa sostanziosa con materie fecali, pillacole di ca­ pra, ossa, conchiglie marine frantumate e polverizzate; a questa terra di castagno vi si aggiunga un terzo di terra normale composta con zolle dei prati stale ammucchiate Un anno o due prima, acciò le erbe abbiano avuto tempo d’infracidirsi ; queste zolle devono pure essere state rovi­ state per ben due o tre volte durante l’estate, coll’addizione °gni volta di una buona dose di concime di stalla; al momento poi di adoperare questa terra si opera l’amalgama della terra di castagno alia terra normale, aggiungendovi un terzo di concime di cavallo ben consumato e triturato. Contemporaneamente alla confezione delle terre si pre­ parerà un cassone, al qual uopo per le piante giovani può anche servire quello di cui abbiamo parlato al capo 11°, fig. 29, o meglio ancora se ne farà costrurre uno apposito (fig. 109), il quale abbia attorno una fossa CG che nel­ l’inverno si riempie di letame fresco, che si rinnova al- l’occorrenza, per produrre nell’interno un maggior calore; cosa la quale riesce assai facile per il modo con cui deve essere costrutto il muro interno del cassone, il quale, come scorgesi, è tutto traforato. Preparata la terra ed il cassone, colle rispettive inve­ triate e buoni telai che chiudano ermeticamente, prepa­ rate le necessarie coperte di paglia per difendere maggior­ mente le piante dai rigori del freddo nella rigida stagione e durante le notti, non solo d’inverno, ma anche nella Primavera ed autunno, si procurano le necessarie piante, che si possono ottenere dai coltivatori d’ananassi o di appositi stabilimenti, avvertendo però di fare acquisto di Preferenza di quelle appena d’un anno, od anche delle corone o rampolli subito staccati che si possono avere a — 205 —

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