RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia

gio, principalmente se prodotto dai raggi del sole che discendono direttamente sui vetri; cosi coll’avanzarsi della stagione questo calore può talvolta arrivare ai 25 o 30* gradi Réaumur, quando due o tre ore prima che scompaia il sole si chiudano i cassoni per radunare ivi una maggior quantità di calore, per supplire allo sperdimento della notte ; epperciò è da ritenersi che mentre il calore della terra in cui sono piantati gli ananassi, o di quelle altre ma­ terie entro le quali si trovano affondati i vasi si mantiene ad un dipresso alla stessa temperatura, aumentando solo di qualche grado nei mesi della massima vegetazione ed all’ epoca della fruttificazione, l’ambiente dell’aria entro cui vegetano le foglie e maturano i frutti deve necessa­ riamente aumentare di grado coll’avanzarsi della bella stagione, colla maggiore vegetazione delle piante. Essendo l’ ananasso una pianta vorace che esaurisce molto prontamente la terra entro la quale è piantato, cosi per quelle piante che sono coltivate nei vasi fa duopo tras­ porle sovente da un vaso più piccolo in un vaso più grande, ed aiutarle con frequenti innaffii fatti con acqua satura d’ingrasso, richiedendo del resto eguali cure come quelle che abbiamo indicate più sopra. Quando poi invece di una stufa ordinaria si può riscal­ dare il cassone col mezzo di un termosifone, come abbiamo suggerito al capo 44°, fig. 36, in allora la coltivazione degli ananassi diventa ancora di molto semplificata; p. e. un tal cassone deve avere due riparti, uno di metri 3 di lunghezza, e l’altro di metri 6 . Nel primo riparto la di­ stanza fra le lastre di pietra o ferro fuso ed i vetri sarà di centimetri 80 a 90 e nel secondo di m. 1,10 a m. 4,20 e la terra in questi cassoni si colloca colle stesse norme sin qui suggerite. Nel primo riparto si piantano le corone e i rampolli, conservando ad un dipresso le distanze so­ praindicate, e quivi queste piante possono rimanere per — 215 —

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