RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia

Delle diverse qualità delle terre, c o ll ’ indicazione di alcuni mezzi semplici per conoscerne la natura. Quando sia in facoltà del giardiniere-ortolano di sce­ gliere il terreno maggiormente appropriato per la colti­ vazione delle sue verdure, desso in allora non avrebbe che ad osservare, indipendentemente dalle condizioni so­ praccennate riguardo all’esposizione, ove si trova un ter­ reno abbastanza soffice da poter essere lavorato facilmente colla vanga fino alla profondila di 50 a 60 centimetri, che si sminuzzi facilmente, e che non sia in pari tempo ne troppo cretoso o argilloso, nè troppo siliceo o sabbioso, osservando in ogni caso il grado di fertilità che detto terreno possiede, cioè, se questo è coltivato a prato, deve badare l’ortolano quali erbe crescono nel medesimo di preferenza, come quelle che abbondano nei terreni uber­ tosi, se assorbe facilmente l’acqua in modo da asciugare con prestezza, ecc.; quando questo terreno sia coltivato a cereali, lupini e simili, dovrà egualmente osservare l’or­ tolano il prodotto di queste derrate relativamente alla quantità dei concimi adoperati. Non potendo il giardiniere avere previamente tutti questi dati per giudicare all’ingrosso della bontà delle terre che intende ridurre ad ortaggio, necessità vuole che desso faccia intorno la medesima una certa qual ana­ lisi; ma perchè non si spaventi di questa parola analisi, gli assicuriamo che qui non si tratta di crogiuoli o di reagenti, nè di alcuna di quelle complicate operazioni colle quali la chimica moderna giunge a determinare con 2 — R o d a , Ortic.

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