RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia
prime foglie, si sarchiano regolarmente, polendo in tal modo rimanere nello stesso luogo per tre o quattro anni. Le radici sono grosse, carnose, hanno la pelle esterna giallognola e sono bianche neH’interno; desse hanno anche un odor forte piccante che s’avvicina alla senapa, per cui si usa grattugiarle e condirle con sale ed aceto, e si mangiano come condimento nelle vivande e special- mente colle carni. In Germania se ne fa un grande uso di questa radice, conosciuta volgarmente col nome di cran o senapa dei cappuccini , alla quale si attribuiscono delle virtù emi nentemente antiscorbutiche. Asparago o Sparagio. L ’ A s p a r a g o (fig. 420) — Asperge — (Asparagus oflì- cmalts, Linn.) — è una pianta indigena perenne, della famiglia delle asparaginee, di cui essa è il tipo! S’in contra questa pianta allo stato selvatico in molte regioni d’Europa, segnatamente ai lidi marittimi in Italia, nella bassa Provenza, nei terreni leggeri, sabbionicci, profondi, grassi e caldi. Non si sa bene in qual tempo abbiano gli uomini incominciato ad usare l’asparago per cibo, ma ben si sa che ai tempi di Plinio era diggià molto apprezzato, e che i Romani ed i Greci ne erano assai ghiotti. Coltivazione ordinaria. — Per la formazione di una sparagiaia scelgasi di preferenza la primavera alla fine di febbraio od al principio di marzo, perchè in tal tempo le piante essendo presso a porsi in vegetazione, s’allontana il pencolo che le radici rotte o ferite possano infraci di™ , il che arrecherebbe grave danno alla piantagione. La sparagiaia debb’essere collocata in un sito caldo ben esposto, fuori dallo scolo degli edifìzi e comodo per arri varvi e per aggirarvi intorno, inoltre devesi stabilire in — 226 —
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