RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia

esattezza tutte le parti componenti i corpi che si sotto­ pongono al suo esame; ma solo intendiamo parlare qui di quella semplice analisi che ognuno può fare da sè e che per un ortolano è sufficiente, purché adoperi un po’ di attenzione ed esattezza; eppertanto noi conside­ riamo primieramente le terre come composte di due principali sostanze, cioè l’una inorganica ovvero minerale, e l’altra organica ovvero vegetale. La parte inorganica è quella che non consuma al fuoco e che forma la gran massa della terra; dessa si compone di materie minerali e saline, e la proporzione di questa colla parte vegetale od animale varia nelle terre arabili dall’80 all’88 per 0[0. La parte organica, ovvero vegetale od animale, cioè quella parte che costituisce veramente la relativa bontà e fertilità del terreno, a seconda che questa trovasi più o meno ab­ bondante, è quella parte che sottoposta all’azione del fuoco ardente brucia e si consuma. Approfittando il giardiniere pratico delle proprietà che rilevansi nelle terre relativamente alle materie inorga­ niche ed organiche che contengono, può desso molto facilmente calcolare in modo approssimativo la relativa bontà di esse, prendendo una data quantità di terra del prato, del campo o del bosco che intende esaminare, di­ stende queste terre sovra un foglio di latta o di ferro, le fa asciugare diligentemente al forno od al sole in modo che scompaia ogni traccia d’acqua o di umidità, poscia ne verificherà il peso; sottoposta quindi questa terra al­ l’azione di un fuoco ardente, verrà ivi lasciata finché si possa supporre che tutte le parti vegetali ed animali pos­ sano essere interamente consunte; estratta quindi questa terra così bruciata dal fuoco, la si lascia raffreddare ed in seguito se ne verifica il peso, dal quale, la quantità che risulterà in meno, indicherà appunto presso a poco le parti vegetali ed animali che questa conteneva dapprima. — 18 —

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