RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia

- 260 - tano Ire piccole pianlicine disposte in triangolo alla di­ stanza di 8 a 10 centim. ognuna; si bagnano copiosamente, e per qualche tempo, se il sole è ardente, vi si collocano sopra dei vasi rovesciati durante il giorno, i quali si levano nella notte. Dopo cinque o sei giorni, le piante essendo perfella- mente assicurale, si pollano via i vasi lasciando loro godere liberamente della luce; si continuano gì’innaffia- menli se predomina la siccilà, e qualche leggera sarchia­ tura, per evitare che si formi alla superficie una crosta dura, ovvero dello screpolature. In giugno ed in luglio si sceglie, delle tre pianle collocate nella slessa buca, quella che presenta migliori caralteri, cioè che ha le foglie più intere, meno spinose, e la si conserva, mentre le altre si distruggono. Le operazioni della seminagione a dimora non diversi­ ficano dalle operazioni summentovate, solo che, invece di seminare i carciofi nei vasi od entro casseltine, nei mesi di febbraio o marzo, si pongono a dirittura le se­ menti nelle buche preparale come sopra, aspettando però fin verso la fine di aprile, od in principio di maggio; nella qual epoca si distribuiscono quattro o cinque gra­ nelli per ogni buca, che si collocano alla distanza di 7 a 8 centimetri ognuno, ricoprendoli con un piccolo strato di 2 a 3 centimetri di buon terriccio fino. Giunte le pian­ licine ad un certo sviluppo, si sceglie per ogni punto la più bella e promettente, la quale si conserva, e si eslirpano le altre; alle piante rimaste si devono avere tutte le cure che abbiamo più sopra suggerite. La moltiplicazione dei carciofi per semente, mentre ha il vantaggio di produrre piante più robuste e di maggior durata, ha però Tinconveniente di dare talvolta delle varietà inferiori, e non identiche a quelle che si ebbe l’intenzione di riprodurre; e questo succede spe­

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