RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia

entro i meati di una terra argillosa quando questa trovasi in istato umido, e difficilmente anche in istato secco, le radici delle piante funzionano difficilmente per mancanza di quella voluta quantità d’aria necessaria per facilitare la loro azione assorbente, di modo che la vegetazione in cosiffatte terre diventa languida, rachitica, e le piante soffrono per difetto di calore ed aria alle loro radici. Abbiamo osservato che le piante abbisognano di una certa quantità d’aria atmosferica per facilitare l’azione as­ sorbente delle radici onde la vegetazione possa svilupparsi in modo rigoglioso; infatti le vangature, le zappature e tutte quelle operazioni che tendono a sminuzzare la terra sono essenzialmente dirette a facilitare lo scolo delle acque appena desse hanno portato il necessario ristoro alle radici, sciogliendo i sali e le materie organiche che trovansi nelle terre per essere da queste assorbite: la­ sciando in seguito che l’aria introducendovisi liberamente vi apporti quelle altre modificazioni tanto necessarie allo sviluppo di esse radici e per conseguenza al benessere delle piante. Un terreno soverchiamente argilloso ed umido si deve modificare in primo luogo mediante buoni scoli o fogna­ ture, come diremo in appresso, e quindi coll’addizione di una certa quantità di sostanze atta a diminuirne la te­ nacità e renderlo friabile e soffice. Fra le materie atte a rendere sciolto un terreno compatto, la prima che si pre­ senta naturalmente, è la sabbia, la quale, mescolata colla terra argillosa nelle dovute proporzioni, lo rende soffice, permeabile all’acqua, e per conseguenza più caldo e mag­ giormente adatto alle diverse coltivazioni ; vengono in seguito quelle macerie provenienti dalle demolizioni di vecchi fabbricati, le quali essendo per la maggior parte composte di calce e sabbia, servono queste non solo a ren­ dere maggiormente soffice un terreno compatto, ma vai- — 21 —

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