RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia

essi è quella cosi detta franca o normale, la quale con­ tiene nelle giuste proporzioni argilla e sabbia, in modo che, mentre ritiene una certa umidità, rimane abbastanza soffice per dare un libero scolo alle acque. Le terre ar­ gillose si riducono adatte alle coltivazioni dei cavoli, me­ diante una buona concimazione d’ingrasso cavallino fresco ed un addizione di calce; e le sabbiose si devono conci­ mare con letame bovino ben consumato e grasso. A questi ingrassi preparatorii si aggiungono gl’ ingrassi liquidi, i quali si applicano direttamente alle piante durante la loro vegetazione. Di questi il migliore è appunto lo spurgo dei pozzi neri, col quale gli ortolani ottengono effetti prodigiosi. Il suolo destinato alla loro coltivazione debb’essere dissodato profondamente e lautamente concimato. Non occorre fare quest’operazione molto anticipatamente, es­ sendo sufficiente otto o dieci giorni prima, acciò la terra possa subire quel necessario abbassamento. Se la terra è troppo asciutta, conviene irrigarla prima di piantare i ca­ voli, perchè dessi preferiscono sovratutto un terreno umido e di facile scolo; le siccità, i grandi calori sono contrari al loro sviluppo. Dessi estenuano la terra in modo particolare, epperò, se l’avvicendamento è buono per le altre verdure, per questa è indispensabile. Si piantano in diverse maniere, cioè sopra aiuole, in coste o caldine; sopra aiuole in piano ed a solchi. La col­ tivazione sopra aiuole in costa riesce solo utile in pochi casi, cioè nelle coltivazioni primaticcie, e per quelle dei cavoli-fiori e dei cavoli a getti, detti di Bruxelles. La col­ tivazione sopra aiuole in piano è la più usitata, perchè più facile per le irrigazioni dopo le sarchiature ed i rin­ calzamene. La coltivazione nei solchi è forse la più con­ veniente; lo che in grande praticasi essenzialmente nelle — 278 —

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