RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia

ridotto senza incontrare delle spese sproporzionate al ncavo, perchè se il terreno fosse poi talmente sabbioso o sassoso, in modo che per renderlo fertile fosse necessaria un addizione di oltre un sesto od un quinto di buona terra, quanto sarebbe il suo volume coltivabile, in allora convien meglio rinunciare ivi ogni idea di coltivazione degli erbaggi e trarne qualche altro profitto, colla colti­ vazione di alberi che si confacciano meglio colla natura piuttosto stenle del suolo. D e l l e t e r r e c a l c a r e e . — Per terra calcarea non intendiamo indicare il sasso che, sottoposto all’azione ai dente del fuoco, si modifica riducendosi in così detta calce viva, ma bensì quella terra che, oltre al conte­ nere dosi differenti di terra vegetale, argilla e sabbia, contiene talvolta una quantità esuberante di carbonato di C31C6. Quando la pi esenza del carbonato di calce in un terreno trovasi in modo sovrabbondante, si riconosce facilmente dal colore stesso, il quale in tal caso è biancastro o grigio e di natura molto assorbente; verificandosi pertanto ec­ cesso di questo elemento nella terra, questa diventa poco atta alla coltivazione delle piante d’ortaggio Per migliorare un terreno siffatto conviene osservare le altre parti che lo compongono, e portarvi un’addi­ zione di argilla, di sabbia o di sostanze vegetali, a seconda della deficienza constatata di qualcuna di queste materie- le quali, in seguito rimescolate nei modi fin qui sugge­ riti, renderanno le terre molto appropriate per qualunque coltivazione. La calce nelle terre quando esiste nelle volute propor­ zioni è assai necessaria, poiché la calce giova a rendere soffice un terreno compatto, dessa combinandosi facil­ mente coll acqua per la sua azione eminentemente assor­ bente, facilita la decomposizione dei concimi e dei sali, t

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