RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia

cendo le file delle piante intendiamo di quelle piante di ortaggi che si coltivano in file regolari, come i fagiuoli, le fave, i piselli, i cardi, i sedani, ecc. e non di quelle ehe si seminano entro aiuole larghe di 1,30 spargendo la semente sovra tutta la superficie, come per gli spinaci, e carote, i ravanelli, il prezzemolo, ecc., perchè fram­ mezzo alle piante coltivate entro larghe aiuole diventa '^possibile adoperare qualsiasi stromento, dovendo le cat­ tive erbe essere svelte colle dita stesse; eppertanto quelle raschiature che si fanno frammezzo le file delle piante si eseguiscano mediante un piccolo raschiatoio (fig. 79) ovvero anche col sarchiello, il quale adoperato leggermente e colla dovuta cura per non offendere le radici delle piante coltivate, si tagliano invece quelle delle cattive erbe, e si fompe in egual tempo la crosta della terra, la quale verrà in appresso sminuzzata e pulita col rastrello, come diremo seguito. Crediamo inutile estenderci maggiormente sul modo di adoperare il raschiatoio, sia che si vogliano pulire i viali, ovvero estirpare le cattive erbe nei quadri coltivati, perchè queste nozioni sono troppo elementari, ed un giar­ diniere od ortolano qualunque, dalla sola ispezione di un ferro del suo mestiere, deve conoscere il modo di adope­ rarlo utilmente. D e l l e r a s t r e l l a t u r e . — Come le raschiature, le ra­ strellature sono egualmente dirette a mantenere la poli­ zia nei viali dell’orto ed a sminuzzare la terra e pulirla dalle cattive erbe che dopo la raschiatura fossero rimaste frammezzo le file delle piante. Le rastrellature dirette a mantenere la polizia nei viali si fanno d’ordinario dopo le raschiature per mezzo delle quali si sradicano bensì le cattive erbe, si smuove bensì leggermente il terreno dei viali, ma per radunare e poter esportare queste cattive erbe o quanto trovasi di — 35 -

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