RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia

sudicio nei viali, fa d’uopo adoperare in seguito il rastrello, col quale si spianano contemporaneamente i viali stessi' mantenendovi quel declivio acciò nel mezzo non possa soffermarvisi l’acqua che impedisca la libera circolazione. Lo stromento col quale si operano le diverse rastrella­ ture, cioè il rastrello, può essere costrutto in ferro od in legno, ciononpertanto, quantunque il rastrello di ferro funzioni assai bene ed abbia certamente una durata molto maggiore, noi consigliamo però agli ortolani il rastrello in legno, e questo pel solo motivo che possono fabbricarselo essi stessi frattanto che i rigori della stagione invernale non permettono altri lavori all’aria aperta, ovvero durante le lunghe serate o i giorni di pioggia, chè, per un orto­ lano, ogni ritaglio di tempo può essere messo a profitto per confezionare e preparare la maggior parte de’ suoi utensili. Quando i viali dell’orto ricevono le loro prime raschia­ ture in primavera, ovvero quando le raschiature vengono fatte in seguito ad un tempo umido quando molt’erba tap­ pezza la superficie dei viali, in allora le rastrellature de­ vono farsi con un rastrello a denti piuttosto diradati e lunghi (fig. 80) perchè l’uomo possa scuotere più facil­ mente 1erba e tirarla a se^ senza radunare la ghiaia o la terra dei viali, i quali in seguito verranno resi piani con un rastrello a denti più fìtti (fig. 81), il quale serve poi solo per tutte quelle rastrellature che si eseguiscono per le ordinarie politure durante la bella stagione. Le rastrellature che si eseguiscono frammezzo le file delle piante per viemmeglio sminuzzare la terra e radu­ nare le cattive erbe svelte col mezzo delle sarchiature o raschiature, si fanno con un rastrello di ferro o di legno (fig. 82), il quale dovrà essere più stretto dell’ordinario che si adopera per i viali, e coi denti piuttosto lunghi acciò si possa facilmente introdurre frammezzo le file — 36 —

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