RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia

— 425 — devono portare i fiori si muniscono di piccoli pali ai quali si legano mollemente gii steli, acciò non vengano rovinati dai venti o dagli acquazzoni. Quando le capsule incomin­ ciano ad aprirsi, mostrando i granelli neri, si tagliano gii steli, che si riuniscono in tanti piccoli mazzetti, e si fanno disseccare al sole, collocandovi sotto un pannolino o della carta per raccogliere quei granelli che si distaccano dis­ seccando. I primi a cadere di questi granelli sono i migliori e si dovrebbero conservare a parte, come gii altri, in un luogo sano. I porri sono considerati come diuretici ed emollienti, si mangiano nelle zuppe al grasso ed al magro ; molti usano nell’inverno, quando sono ben imbiancati e teneri, di man­ giarli crudi conditi con olio e sale; in tal modo riescono un cibo stimolante. Le varietà che si coltivano di preferenza possono ridursi a tre o quattro, cioè : — Porro comune lungo. — Porro grosso corto. Varietà piuttosto delicata; e buona da coltivarsi nei paesi meridionali. — Porro grosso corto di fìouen, mostruoso. Varietà assai rustica, e molto adatta per le coltivazioni invernali. — Porro giallo del Poitou. Varietà egualmente grossa, e adottata dai coltivatori di Parigi per le colti­ vazioni anticipate. Prezzemolo. I I Prezzemo lo — Persil — (Apium petroselinum , Linn.) — è una pianta biennale della famiglia delle om­ brellifere, originaria delle contrade meridionali dell’Eu­ ropa, segnatamente della Grecia, della Sicilia e Sardegna. Quantunque il prezzemolo cresca sufficientemente in un terreno anche magro e leggero, nullameno per ottenere

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