RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia

ai fiori rinchiusi di svilupparsi, perchè quando sono vicini ad aprirsi diventano di un sapore forte. Del Pie o torta di rabarbaro. — Per preparare i cosi detti Pies di rabarbaro, il di cui uso è così esteso in In­ ghilterra, si prendono i pezioli delle foglie quando esse sono ben sviluppate, ma ancora tenere; si lavano e si pe­ lano, come si farebbe coi pezioli dei cardi, cioè alzando la pelle del peziolo dalla parte inferiore e tirandola a sè, i gambi restano facilmente pelati e mondi. Fatta questa operazione, si tagliano detti pezioli in tanti piccoli pezzi della lunghezza di due centimetri circa, e si collocano a strati in un piatto profondo e di qualità che resista al ca­ lore del forno ; ad ogni strato di pezzetti di rabarbaro si spande sopra un buon cucchiaio di zuccaro in polvere (cioè che in totale vi sia circa metà zuccaro di quanto havvi di rabarbaro), un sottile pizzico di sale, e per darvi il profumo si aggiunge un po’ di corteccia di limone grat­ tugiata od un po’ di cannella o noce moscata. Ripieno il piatto, si prepara un foglio di pasta di timballo, si ricopre diligentemente con esso il piatto, avendo cura d’attaccarlo bene agli orli, e senz’altro si mette a cuocere entro un forno ordinario, oppure con un forno così detto di cam­ pagna, ed in meno di mezz’ora questa specie di torta può essere servita in tavola e distribuita a cucchiai unitamente ad un pezzo di pasta, a cui si può aggiungere separata- mente un po’ di panna fredda e di zuccaro, nel caso fosse troppo acerba. Abbenchè questo sia il modo col quale vengono gene­ ralmente preparati i pezioli del rabarbaro, che" per verità forniscono in siffatta maniera un cibo molto buono, sano e rinfrescante da paragonarsi a tutto ciò che si può otte­ nere coi migliori frutti, nullameno detti pezioli vengono ancora preparati in molte altre maniere, non meno utili e buone, per cui in un’apposita memoria abbiamo indicato — 431 —