RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia

— 38 - CAPO VI. Delle concimazioni e dei diversi concimi animali, solidi e liquidi, del letame, dei concimi vegetali e minerali. Nel parlare degli emendamenti abbiamo indicalo diversi mezzi per modificare la costituzione fisica de’ terreni onde renderli maggiormente atti alle diverse coltivazioni, e segnatamente alle coltivazioni degli ortaggi; ma questi emendamenti però se valgono a migliorare le condizioni di un terreno, non sono in certo modo sufficienti per ren­ derlo continuamente produttivo, e molto meno quando poi desso deve somministrare una continua successione di prodotti in un anno, com’è appunto il caso in un giardino di piante d’ortaggio; eppertanto se un orto deve produrre bei legumi ed in abbondanza, fa d’uopo appunto ingras­ sarlo copiosamente e continuamente con buoni concimi. Le concimazioni si fanno ordinariamente collo spargere sulla superfìcie del terreno che si vuol ingrassare una data quantità di concime da coprirlo interamente, ed in seguito col mezzo della vanga o della zappa viene sotter­ rato nel modo più uniforme fino alla profondità di 5 a 20 centimetri a seconda della maggiore o minore profondità entro cui devono spingersi le radici delle piante che si vogliono coltivare; questo concime poi può essere più o meno grasso, più o meno consumato e triturato in ra­ gione della durata deH’alimento che deve somministrare; cioè, se il concime deve servire per piante robuste e di lenta maturanza, come sedani, broccoli, cavolfiori, cardi, barbabietole, ecc., detto concime può essere adoperato anche in istato poco decomposto, perchè, decomponen­

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