RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia
tivano d’ordinario per la consumazione dell’estate e dello inverno, che per essere più robusti si conservano facil mente. Chiamiamo poi ravanelli quelli colla radice piccola tonda, la quale non oltrepassa talvolta la grossezza d una nocciuola, con bei colori, bianco roseo e rosso, che si mangiano dalla primavera fino all’autunno, ma segnata- mente in primavera. Recentemente venne introdotto un nuovo ramolaccio detto della Cina, d’inverno, il quale ha la radice di forma cilindrica piuttosto grossa, coi colori esterni rosei o porporini. Infine dobbiamo segnalare il ramolaccio di Madras ed il ramolaccio serpente, dei quali parleremo in seguito. Tanto i ramolacci che i ravanelli richiedono un terreno soffice, piuttosto sabbioso, lautamente concimato con le tame consumato e dissodato profondamente, specialmente per i ramolacci che hanno la radice più lunga, mentre pei ravanelli può bastare alla sola profondità di 20 a 25 cent. Questi ultimi, forzati, si seminano nel mese di gennaio entro cassoni sovra letti tiepidi, si diradano se riescono troppo fìtti, procurando introdurvi molt’aria esterna du rante il giorno; in tal modo riescono buoni in poco tempo, e più teneri dei coltivati a pien’aria. Nei mesi di febbraio e marzo si fanno le prime seminagioni di quelli a piena aria, sopra aiuole ben esposte, ed affinchè riescano mag giormente tondi, si assoda la terra prima di spandervi la semente. Durante la notte si ricoprono con stuoie, e si somministrano dei frequenti innaffìi. Le seminagioni dei ravanelli per l’estate si fanno in luoghi piuttosto freschi ed ombreggiali dopo le nove o dieci ore del mattino, per chè non potrebbero sopportare i calori del sole estivo. Per le seminagioni dell’autunno noi preferiamo i cassoni, perchè in questi riescono più teneri e molto migliori; in difetto di cassoni si possono seminare sopra aiuole ben esposte. Le seminagioni dei ravanelli per l’estate e per il — 434 —
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