RODA - Manuale dell ortolano - 1882 copia
principio d’autunno riescono assai bene frammezzo alle file di altre piante che li proteggano colla loro ombra. I ramolacci vengono generalmente coltivati per l’estate, l’autunno e l’inverno, perciò si seminano dal mese di maggio fino in settembre, collocando gli estivi in luoghi freschi ed irrigabili, e gli ultimi ad esposizioni migliori. Per conservarli nell’inverno, molti li estraggono e li ripian tano in cantina, entro sabbia, mantenuta costantemente umida, ma certe qualità più rustiche possono benissimo rimanere sul luogo, mediante una copertura di foglie che le difenda dai geli. I ramolacci della Cina d’inverno si seminano e si con sei vano come gli ordinarii, anzi dovrebbero coltivarsi di preferenza, perchè sono egualmente buoni per l’estate e per l’autunno, ed hanno per soprappiù quei bei colori rosei e porporini che si riscontrano nei ravanelli. Presso qualche amatore si coltiva il ramolaccio di Ma dras, del quale, oltre le radici, si mangiano pure le silique appena che i semi sono giunti a metà della loro matu- ranza. Nel 1866, all’Esposizione internazionale di Londra, figu rava nella sala delle piante di recente introduzione un nuovo ramolaccio che portava il nome di Rat-tailed Bei - dich (ramolaccio a coda di sorcio) ( Raphanus caudatus), ammesso sul continente col nome di ramolaccio serpente. Questa pianta, che venne raccomandata sotto il doppio aspetto di pianta economica e di pianta ornamentale, pare destinata ad essere piuttosto considerala come pianta cu riosa, non avendo le sue qualità alimentari corrisposto alla fama ed alle descrizioni che l’avevano preceduta. L uso dei lamolacci e dei ravanelli e troppo conosciuto perche si debba qui farne menzione ; chiuderemo pertanto ciò che riguarda la coltivazione di queste piante coll’indi- care le principali varietà coltivate. — 435 —
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